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In questo chiostro si celebrarono l’inizio del regno di Alfonso IX, le Corti di León del 1188 e i loro Decreta, i quali sono stati riconosciuti dall’UNESCO come "la testimonianza documentale più antica del sistema parlamentare europeo" e ciò ha fatto sì che a León, considerata  la culla del Parlamentarismo, venisse concesso il riconoscimento di "Memoria del mondo" (Memory of the World). 

 

Il resto consta di due impianti, il primo è in stile plateresco e risale al XVI secolo, quando l'abate Fonseca (1519-1524) ordinò la costruzione di un nuovo chiostro. Il secondo, impianto in stile neoclassico, è frutto della ricostruzione effettuata nel primo trentennio del XVIII secolo ad opera di Compostizo e di Domingo el portugués; tale impianto spicca per il suo fregio decorato contenente allusioni alle regine di Spagna. 

 

Stilisticamente le arcate romaniche sono costituite da un loggiato a cinque arcate, che percorre il muro nord del tempio originario estendendosi fino alle mura; tale loggiato rimase nascosto dal XVI secolo, quando iniziò la costruzione del nuovo chiostro, fino a quando, nell'arco dei primi venticinque anni del XX secolo, fu scoperto dall'architetto Torbado.

 

Il porticato che vediamo oggi fu restaurato nel 1960 da Menéndez Pidal; alcune parti sono state rifatte, altre sono originali. Il portico è sormontato da una cornice e da beccatelli con la testa di lupo, gemelli di quelli della chiesa  di San Pietro di Teverga. Le mura furono erette con materiali di recupero, tra cui piastrelle con stampato il timbro della Legio VII Gemina romana fondatrice della città di León. 

 

Il Chiostro è tuttora usato dagli abitanti di León per celebrare alcune delle loro feste tradizionali, come Las Cabezadas, nell'ultima Domenica di aprile; la processione della Domenica delle Palme e il rito della Veglia Pasquale. 

 

Il chiostro ha diverse cappelle. Nella cappella dei Vaca, che è aperta al pubblico, ci sono due elementi interessanti della Collegiata. Il gallo segnavento della torre, in rame-piombo rivestito d'oro. Gli studi condotti da un comitato interdisciplinare di esperti hanno dimostrato che il polline trovato proveniva dal Golfo Persico, in quanto si trattava di una caraffa giunta a León tramite Al-Andalus, probabilmente come regalo o omaggio e la cui datazione risale alla fine del VI secolo. 

 

È possibile contemplare anche una campana mozarabica, considerata la più antica della Spagna, fusa nel 1086 e che alcuni studiosi ritengono possa essere stata utilizzata dal Cid. 

 

La torre fu costruita in tre fasi: le prime due sezioni della torre risalgono all'XI secolo, si tratta della parte più vicina alle mura, che fu concepita come un complesso di difesa. Le due sezioni successive risalgono al XII secolo e fungono da campanile. Il tetto è del XVIII secolo.

CHIOSTRO

In questo Chiostro si tennero, all'inizio del regno di Alfonso IX di León, le Corti di León del 1188, i cui Decreta sono stati riconosciuti dall'Unesco come "la più antica testimonianza documentale del sistema parlamentare europeo"  e ciò ha fatto sì che a León, considerata  la culla del Parlamentarismo, venisse concesso il riconoscimento di "Memoria del mondo" (Memory of the World). Infatti, in seguito all'iniziativa di Alfonso IX di León, numerosi regni europei convocarono Corti con la partecipazione dei rappresentanti delle città. Fu il caso del Regno d'Inghilterra, che fino ad allora aveva considerato la sua Magna Carta come l'atto costitutivo della democrazia parlamentare occidentale.

 

Pertanto, sarebbe questo il momento in cui furono aperte le porte al Terzo Stato affinché potesse partecipare alle decisioni di governo.

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